FAQ – Domande Risposte

Tmin – Temperatura minima

“Tmin” è un acronimo comunemente usato per indicare la “Temperatura minima”. In ambito idraulico o di trattamento dell’acqua, “Temperatura minima acqua trattata (Tmin)” si riferisce alla temperatura minima alla quale un dispositivo o un sistema può operare efficacemente.

Questa temperatura è il limite inferiore al di sotto del quale il dispositivo o il sistema potrebbe non funzionare correttamente o in modo efficiente. Ad esempio, se l’acqua è troppo fredda, potrebbe ridurre l’efficienza di un sistema di trattamento dell’acqua o addirittura causare il congelamento delle tubazioni in alcuni casi.

Come la Tmax, anche la Tmin è un parametro importante da considerare nella progettazione, installazione e manutenzione di sistemi idraulici e di trattamento dell’acqua.

Tmax – Temperatura max acqua trattata

La “Temperatura max acqua trattata (Tmax)” indica la massima temperatura che l’acqua può raggiungere durante il processo di trattamento in un dispositivo o un sistema. In altre parole, è la temperatura massima alla quale l’acqua può essere trattata in modo efficace e sicuro dal sistema o dispositivo senza rischiare di danneggiarlo o di ridurre la sua efficienza.

Questo parametro è particolarmente importante in molte applicazioni, come ad esempio i sistemi di riscaldamento dell’acqua, i sistemi di trattamento dell’acqua e le apparecchiature di refrigerazione. Deve essere attentamente considerato durante la progettazione e l’installazione di questi sistemi, in quanto un superamento della Tmax può comportare problemi operativi e potenziali danni all’attrezzatura.

Umax – Umidità ambientale

“Umax” è un acronimo che potrebbe riferirsi a diverse misurazioni, a seconda del contesto. Tuttavia, nel contesto di una specifica tecnica relativa a un sistema idraulico o di trattamento dell’acqua, è probabile che “Umax” si riferisca alla “Umidità massima”.

L’umidità massima indica il massimo livello di umidità relativa che un dispositivo o un sistema può tollerare per un funzionamento corretto e sicuro. Questo parametro è importante per evitare condensazione o problemi correlati che potrebbero danneggiare l’attrezzatura o ridurre la sua efficienza.

L’umidità relativa è misurata in percentuale (%), indicando la quantità di umidità presente nell’aria rispetto alla massima quantità che l’aria potrebbe trattenere alla stessa temperatura.

” – Pollici

La doppia virgoletta (“) è comunemente usata come simbolo per indicare i pollici. Ad esempio, 12” indica dodici pollici. Questa è una convenzione standard in molte parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti e il Regno Unito, dove il sistema imperiale di misura è comunemente utilizzato.

Tuttavia, è importante notare che l’uso di simboli standardizzati può aiutare ad evitare confusione o malintesi. Ad esempio, in un contesto internazionale o scientifico, potrebbe essere preferibile utilizzare l’abbreviazione “in” per i pollici per evitare confusione con il simbolo delle virgolette, che può anche essere utilizzato per indicare i secondi in misurazioni di angoli o tempo.

In generale, l’importante è essere chiari e coerenti nell’uso dei simboli e delle abbreviazioni, e assicurarsi che il significato sia compreso dal pubblico a cui si rivolge l’informazione.

Pn – Pressione nominale

Nel contesto idraulico o di fluidodinamica, “Pn” è spesso usato per indicare la “Pressione nominale”. Si tratta di un valore di riferimento stabilito da norme o specifiche tecniche che indica la massima pressione di esercizio continua a una certa temperatura per la quale un componente o un sistema è progettato.

Ad esempio, nel caso di tubi, valvole, raccordi e altri componenti idraulici, la pressione nominale può essere usata per classificare la resistenza del componente alla pressione. Il valore di Pn può aiutare a garantire che tutti i componenti di un sistema siano adeguatamente dimensionati per gestire le pressioni previste durante il funzionamento.

È importante notare che la pressione nominale è un valore di progettazione e non dovrebbe essere confuso con la pressione di esercizio effettiva, che potrebbe essere inferiore a seconda delle condizioni operative specifiche. Inoltre, il valore di Pn può variare a seconda della temperatura, in quanto la resistenza dei materiali può cambiare a diverse temperature.

P – Peso a vuoto

Il termine “Peso a vuoto” si riferisce al peso di un oggetto quando è vuoto, cioè quando non contiene alcun carico o contenuto. Questo termine è comunemente utilizzato in vari campi come l’ingegneria meccanica, l’industria dei trasporti e l’ingegneria dei materiali.

Ad esempio, nel contesto dei veicoli, il peso a vuoto si riferisce al peso del veicolo senza passeggeri o carico, ma con tutti i fluidi necessari per il funzionamento, come l’olio motore, il liquido di raffreddamento e il carburante.

Nel tuo caso, dato che stiamo parlando di un sistema idraulico, il “Peso a vuoto” potrebbe riferirsi al peso dell’unità o del sistema quando non contiene fluido.

Il simbolo “Q” non è tipicamente utilizzato per rappresentare il peso a vuoto. Può essere un errore o un’abitudine specifica dell’azienda o dell’industria. Di solito, il peso viene rappresentato con la lettera “P” o “W” (da Weight, peso in inglese). Tuttavia, senza ulteriori dettagli o contesto, è difficile fornire una spiegazione più specifica o dettagliata.

kWh – Consumo energetico

Il consumo energetico per m³ trattato a 30°fH indica quanta energia è necessaria per trattare un metro cubo di acqua con una durezza di 30 gradi francesi (°fH).

Nel sistema francese, la durezza dell’acqua è misurata in gradi francesi (°fH), dove 1 °fH equivale a 10 milligrammi di carbonato di calcio (CaCO3) per litro di acqua. Quindi, una durezza di 30 °fH significa che ci sono 300 milligrammi di CaCO3 per litro di acqua.

Il consumo energetico per m³ trattato a questa durezza può variare a seconda del tipo di trattamento dell’acqua che si sta utilizzando, delle specifiche del sistema, e di altri fattori. Potrebbe essere espresso in diverse unità di energia, come i joule (J), i kilowattora (kWh), o altri, a seconda del sistema di unità che si sta utilizzando.

Questo valore può essere utile per capire quanto costa dal punto di vista energetico trattare l’acqua di una certa durezza, e può aiutare a fare scelte informate circa il dimensionamento del sistema, la scelta del metodo di trattamento dell’acqua, e altre decisioni operative.

IP – Grado di protezione elettrica

Il “grado di protezione elettrica” è spesso indicato dal codice IP, che sta per “Ingress Protection” o “International Protection”. Questo codice è uno standard internazionale utilizzato per classificare il grado di protezione offerto da un involucro di un dispositivo elettrico contro l’intrusione di corpi solidi o liquidi.

Il codice IP è seguito da due cifre. La prima cifra indica il grado di protezione contro l’intrusione di corpi solidi (come polvere o sabbia) e l’accesso a parti pericolose con le dita o gli strumenti. Va da 0 (nessuna protezione) a 6 (protezione totale).

La seconda cifra indica il grado di protezione contro l’intrusione di acqua. Va da 0 (nessuna protezione) a 8 (protezione contro l’immersione continua in acqua).

“IP44” significa che il dispositivo offre un grado di protezione 4 contro l’intrusione di corpi solidi, che protegge dalle particelle di diametro superiore a 1 mm, e un grado di protezione 4 contro l’intrusione di acqua, che protegge contro gli spruzzi d’acqua da tutte le direzioni.

A – Altezza nominale unità idraulica

L’”altezza nominale unità idraulica (A)” si riferisce solitamente all’altezza fisica dell’unità idraulica che è stata progettata o nominata. È un parametro importante nella progettazione e installazione di sistemi idraulici poiché può influenzare la posizione e l’installazione dell’unità, così come la capacità del sistema di gestire la pressione del fluido e il flusso.

L’altezza nominale può essere specificata in una varietà di unità di misura, come metri (m), centimetri (cm), piedi (ft), pollici (in), ecc., a seconda del sistema di misura utilizzato.

Tuttavia, senza ulteriori dettagli o contesto, è difficile fornire una spiegazione più specifica o dettagliata di cosa significhi questo termine nel tuo caso particolare. Potrebbe essere utile avere più informazioni sul tipo di unità idraulica di cui stai parlando e su come questa altezza nominale viene utilizzata.

∆P – Perdita di carico

La “perdita di carico” (∆P) è un concetto fondamentale nell’ingegneria dei fluidi e nelle scienze correlate. Rappresenta la diminuzione di pressione del fluido (gas o liquido) che si verifica quando esso attraversa un condotto o un dispositivo.

Questa diminuzione di pressione è dovuta a fattori come la frizione tra il fluido e le pareti del condotto, la resistenza offerta da curve, restringimenti o espansioni nel percorso del flusso, o resistenze addizionali come le valvole o le pompe.

La perdita di carico è di solito misurata in unità di pressione. L’unità di misura utilizzata può variare a seconda del sistema di unità utilizzato. Nel sistema internazionale di unità (SI), la perdita di carico è spesso espressa in pascal (Pa), mentre in altri sistemi può essere espressa in bar, atmosfere, o altre unità di pressione.

Nel tuo esempio, ∆P rappresenta la perdita di carico. La quantità di perdita di carico in un sistema può influenzare significativamente il suo funzionamento, ed è quindi un parametro importante da considerare nella progettazione e nell’operazione dei sistemi di fluidi.

La perdita di carico può essere espressa in diverse unità a seconda del contesto e delle convenzioni utilizzate. In molti casi, la perdita di carico viene espressa in termini di pressione, quindi potrebbe essere misurata in unità di pressione come i bar o i pascal (Pa).

Tuttavia, la perdita di carico può anche essere espressa come una percentuale del valore di pressione iniziale o di un’altra misura di riferimento. Ad esempio, se la pressione di un fluido diminuisce del 20% mentre si muove attraverso un sistema, potresti dire che la perdita di carico è del 20%.

Quale unità usare dipende dal contesto e dalle convenzioni del tuo campo o industria specifica. In generale, è importante essere chiari e coerenti nell’uso delle unità e nel modo in cui vengono presentate le informazioni.

Imax – Massima corrente assorbita

L’acronimo per “Corrente assorbita max” è spesso “Imax” o “I_max”, dove “I” sta per intensità di corrente, un termine usato in elettrotecnica per indicare la corrente elettrica. Quindi, “Imax” si riferisce alla massima corrente che un dispositivo o un sistema può assorbire durante il suo funzionamento.

Ad esempio, se un motore elettrico ha un Imax di 10 A (ampere), ciò significa che può assorbire fino a 10 ampere di corrente elettrica durante il suo funzionamento. Questo valore è importante per la progettazione e il dimensionamento dei circuiti elettrici, la scelta dei dispositivi di protezione come i fusibili o gli interruttori di circuito, e la gestione del consumo energetico.

Come nel caso dell’assorbimento elettrico Wmax, è importante notare che Imax è un valore di picco, che indica la massima corrente possibile, ma non necessariamente la corrente tipica o media durante il funzionamento normale. La corrente effettiva può variare a seconda di una serie di fattori, tra cui le condizioni operative, il carico sul motore, e altri.

µm – Capacità filtrante

La “capacità filtrante” si riferisce all’abilità di un filtro di rimuovere particelle di una certa dimensione dal fluido che sta filtrando. Questo valore è spesso espresso in micrometri (µm), che è un’unità di lunghezza nel sistema metrico equivalente a un milionesimo di metro.

Ad esempio, un filtro con una capacità filtrante di 5 µm è progettato per rimuovere particelle di dimensioni uguali o superiori a 5 µm. Questo non significa che il filtro rimuoverà tutte le particelle di questa dimensione o più grandi, ma indica il punto a cui il filtro è progettato per avere un’efficienza di filtrazione specifica.

La capacità filtrante di un filtro può essere un parametro importante a seconda dell’applicazione. Ad esempio, in applicazioni come il trattamento dell’acqua, la filtrazione dell’aria, o nei sistemi idraulici, potrebbe essere necessario rimuovere particelle di una certa dimensione per proteggere le apparecchiature, migliorare la qualità dell’acqua o dell’aria, o per altri motivi.

Wmax – Assorbimento elettrico

L’assorbimento elettrico Wmax si riferisce alla massima quantità di potenza elettrica che un dispositivo o un sistema può consumare durante il suo funzionamento. È espresso in watt (W), che è l’unità di misura della potenza nel Sistema Internazionale di Unità (SI).

Ad esempio, se un motore elettrico ha un assorbimento elettrico Wmax di 1000 W, ciò significa che il motore può consumare fino a 1000 watt di energia elettrica durante il suo funzionamento. Questo valore può essere importante per la progettazione e il dimensionamento dei circuiti elettrici, la scelta dei dispositivi di protezione come i fusibili o gli interruttori di circuito, e la gestione del consumo energetico.

È importante notare che l’assorbimento elettrico Wmax è un valore di picco, che indica il massimo consumo di energia possibile, ma non necessariamente il consumo di energia tipico o medio durante il funzionamento normale. Il consumo di energia effettivo può variare a seconda di una serie di fattori, tra cui le condizioni operative, il carico sul motore, e altri.

Qn – Flusso nominale di un fluido in ambito idraulico

Nell’ambito idraulico, Qn è un acronimo che indica il flusso nominale di un fluido. È un valore di riferimento usato per calcolare e classificare le prestazioni dei dispositivi di controllo del flusso come le valvole.

Ad esempio, nel caso dei contatori d’acqua, Qn indica la portata d’acqua che il contatore è progettato per misurare in condizioni di funzionamento normali, generalmente espresso in metri cubi all’ora (m³/h).

È importante notare che le condizioni di funzionamento normali possono variare a seconda del tipo di dispositivo e dell’applicazione. Per esempio, nel caso di un contatore d’acqua, le condizioni normali potrebbero includere una certa pressione dell’acqua e una certa temperatura.

Qn è solo uno dei vari parametri che vengono utilizzati per classificare e descrivere le prestazioni dei dispositivi di controllo del flusso. Altri parametri comuni includono Qmin, che indica il minimo flusso che il dispositivo può misurare in modo accurato, e Qmax, che indica il massimo flusso che il dispositivo può gestire senza danneggiarsi o funzionare in modo inefficiente.

Se sto utilizzando un dosatore di polifosfati, cosa mi consigliate?

Un dosatore di polifosfati rilascia volumetricamente dei conservanti nell’acqua prima della fase di riscaldamento per poter complessare le molecole di Bicarbonato di Calcio impedendone la precipitazione avendo come effetto la riduzione delle incrostazioni calcaree.
I polifosfati sono conservanti alimentari ma pur sempre conservanti.
Se vale la norma da osservare per cui l’acqua erogataci al contatore deve essere mantenuta inalterata (nel caso in cui sia destinata al consumo umano) stiamo incorrendo nel rischio di pesanti sanzioni, quindi meglio evitare.
Se invece l’acqua è a destinazione tecnica non stiamo incorrendo in alcuna sanzione sanitaria.

Ho da tempo un addolcitore dell’acqua nella mia abitazione, cosa mi consigliate?

Per la linea di acqua a destinazione tecnica (W.C. lavastoviglie, lavatrice…) non corre rischi di sanzioni sanitarie, deve fare attenzione ai possibili rischi di corrosione essendo l’acqua ricca di Sodio.
Per la linea di acqua adibita al consumo umano se servita dall’addolcitore corre il rischio di sanzioni sanitarie in quanto l’acqua così trattata non può più ritenersi adibita al consumo umano perché ne è stata cambiata la composizione minerale originariamente fornita dalla rete incorrendo così nei rischi già descritti per la salute degli utenti.

Il dispositivo ExtraH2O produce acqua alcalina?

Il trattamento con il dispositivo ExtraH2O non comporta cambiamenti alla composizione minerale dell’acqua che viene trattata.
Calcio, Magnesio, Potassio e Residuo Fisso continuano e essere presenti nell’acqua trattata nella stessa misura presente in ingresso.
Questa proprietà permette ai nutrienti presenti nell’acqua adibita al consumo umano di arrivare al nostro organismo nella loro concentrazione originaria svolgendo il loro ruolo alimentare e sanitario con funzioni deterrenti per varie patologie anche cardiovascolari.

Ho un osmotizzatore in cucina, cosa mi consigliate?

Un osmotizzatore o osmosi inversa produce acqua demineralizzata.
Solitamente viene posto a valle del rubinetto e questa è la condizione per non incorrere in sanzioni in quanto non interviene nel tratto di impianto posto tra il contatore (point of entry) ed il rubinetto (point of use).
Calcio, Magnesio, Potassio e Residuo Fisso saranno completamente tolti dalla sua acqua privandola degli elementi minerali e nutrizionali indispensabili per la sua salute.
L’acqua che ora fuoriesce dal suo osmotizzatore è adatta all’uso tecnico (ferro da stiro, batterie) ma non all’uso alimentare.

Il dispositivo ExtraH2O è un depuratore d’acqua?

L’uso del termine “depuratore” in questo ambito è stato giustamente bandito per legge perché induce l’utente ad errate valutazioni.
Nessuna apparecchiatura può pertanto denominarsi “depuratore d’acqua” ma ha l’obbligo di definirsi con la specifica azione svolta, es: addolcitore, osmosi inversa, dosatore di polifosfati, sistema fisico.

Il dispositivo ExtraH2O è un generatore di impulsi elettrici e appartenente alla categoria dei Sistemi Fisici che per loro natura non cambiano la durezza dell’acqua, l’efficacia di questi sistemi non può essere confermata con semplici analisi chimiche ma i costruttori sono obbligati a dimostrarla preventivamente con più complesse analisi fisiche e biologiche eseguite in adeguati laboratori scientifici.

Il dispositivo ExtraH2O ha bisogno di manutenzione?

Il trattamento con il dispositivo ExtraH2O non ha bisogno di alcun tipo di manutenzione; Lavora senza Additivi Chimici, Senza Sali, Senza Manutenzione ossia senza costi di gestione.
Una volta installato funziona sempre basta lasciarlo acceso 24 ore su 24;
Necessita di un solo ricambio, un filtro a cartuccia, ideale per trattenere sedimenti provenienti dalla rete idrica in entrata, che va sostituito ogni 6 mesi circa e di un controllo visivo dell’accensione della spia nella centralina.

Il dispositivo ExtraH2O può creare correnti vaganti?

L’installazione del dispositivo ExtraH2O non crea nell’impianto correnti vaganti.

Quanto costa il dispositivo ExtraH2O?

La produzione del dispositivo ExtraH2O è sula scala di 2 modelli dimensionati.
Il modello idoneo ad essere installato, viene convenuto volta per volta in base al sito alla destinazione d’uso.
Si tratta infatti di un sistema modulabile e scalabile, più dispositivi possono essere montati in serie o in parallelo in funzione alla necessità specifica.
Per avere la giusta quotazione abbiamo bisogno di avere le maggiori informazioni, dove deve essere installato (quanto è il consumo di acqua) e la necessità specifica d’impiego.

Posso installare il dispositivo ExtraH2O in un appartamento?

Si, il dispositivo ExtraH2O può essere installato anche in un appartamento, ha dimensioni ridotte e si presta ad essere installato anche in siti dalle dimensioni ridotte.

Per installare il dispositivo ExtraH2O servono tecnici specializzati? Voi eseguite installazioni direttamente?

Per installare il dispositivo ExtraH2O non servono tecnici specializzati; qualsiasi idraulico di vostra fiducia nel giro di un paio d’ore effettua il montaggio.

Noi di ExtraH2O eseguiamo le installazioni attraverso la nostra squadra di tecnici specializza se da te richiesto.

Dove si installa il dispositivo ExtraH2O?

Il dispositivo ExtraH2O va installato in tutte le utenze sia civili che industriali, alimentari, sia di piccola che di grande portata d’acqua, dall’appartamento, la casa, all’Hotel, al condominio, all’industria…
Va installato nella linea principale di adduzione acqua e dimensionato per la portata dell’impianto, i nostri tecnici sono a tua disposizione per stabilire con te la scelta più opportuna.

ExtraH2O dispone di funzione antibatterica?

L’acqua trattata con il dispositivo ExtraH2O viene sanificata e abbatte fino al 99% dei microorganismi che si possono annidare e moltiplicare nelle condotte idriche come:

  • Legionella pneumophila
  • Staphylococcus aureus
  • Pseudomonas aeruginosa
  • Escherichia coli
  • Enterococcus faecalis
  • Salmonella enteriditis
  • Listeria Monocytogenes.

Infatti utilizza la tecnologia adottata in campo alimentare per la pasteurizzazione a freddo.

La distinzione di questo sistema risiede nelle sue proprietà antibatteriche e antincrostanti, attribuibili all’impiego della Tecnologia dei Campi Elettrici Pulsati (PEF, Pulsed Electric Fields). Questa soluzione tecnologica consente a ExtraH2O di fornire acqua di un livello di qualità superiore.

A tale scopo alleghiamo quanto riportato nel Report Rds/2015/071 dell’ENEA.
“Il presente lavoro riguarda l’applicazione di un sistema innovativo per l’inattivazione microbica, mediante campi elettrici pulsati (PEF).
L’impiego dei PEF, documentata dalle analisi delle esperienze pregresse e dalla letteratura del settore suggeriscono che la tecnica sia efficace per abbattere la popolazione batterica di alimenti liquidi”.

Il dispositivo ExtraH2O funziona con qualsiasi durezza?

Si, questo trattamento funziona su qualsiasi grado di durezza dell’acqua.
Elimina il 99% delle incrostazioni calcaree che si andrebbero a formare con qualsiasi tipo di acqua.

Acqua potabile ed Acqua adibita al consumo umano: quali sono le differenze?

L’acqua potabile può essere consumata occasionalmente o per brevi periodi sotto controllo medico in quanto può essere priva o impoverita dei minerali indispensabili alla nutrizione (vedi acque in bottiglia).
L’acqua adibita al consumo umano è completa di tutti i componenti minerali e i micronutrienti principali utili a un corretto equilibro alimentare per il ns organismo, il suo consumo viene raccomandato e incentivato in quanto deterrente per varie patologie degenerative anche cardiovascolari.
Gli elementi nutrizionali principali la cui presenza nell’acqua è indispensabile sono: Calcio, Magnesio, Potassio e Residuo Fisso.

L’acqua dura fa male?

L’acqua dura non solo non fa male ma anzi è consigliata per la nostra alimentazione ed il nostro benessere.

Alleghiamo quanto dice una nota che ritroviamo nelle linee guida da seguire in Italia in base al D.M. n° 25 per far capire l’importanza della presenza dei sali minerali nell’acqua destinata al consumo umano:
“In particolare è riconosciuto un ruolo importante dell’acqua nell’apporto di elementi minerali, tra i quali calcio e magnesio, principali determinanti della “durezza” di un’acqua;
l’assunzione di tali elementi con l’acqua è sostanziale soprattutto per individui che ricevano contributi marginali degli stessi elementi da altre fonti alimentari, quali ad esempio individui intolleranti al lattosio o praticanti di diete pressoché esclusivamente vegetali. L’O.M.S. in considerazione dell’importanza della presenza di minerali essenziali nell’acqua destinata al consumo umano e riferendosi non solo alle acque potabili ottenute mediante trattamenti di dissalazione ma anche ad acque ottenute da trattamenti domestici che comportino riduzione delle concentrazione di minerali essenziali tra cui calcio e magnesio, prevede che “Gli utilizzatori di questi dispositivi devono essere informati delle modifiche nella composizione minerale causate dai trattamenti e delle possibili conseguenze sull’assunzione totale di sostanze nutritive.”

Con il trattamento del dispositivo ExtraH2O quindi, preserviamo l’acqua con il suo carico di sali minerali presenti, ed eliminiamo invece i danni impiantistici che questi procurano.

Il grado di durezza dell’acqua con il trattamento del dispositivo ExtraH2O cambia?

Assolutamente no. Il trattamento con il dispositivo ExtraH2O non elimina né aggiunge niente all’acqua che tratta; l’acqua chimicamente rimane tale e quale al prelievo e la durezza che abbiamo prima del trattamento sarà uguale alla durezza che troviamo dopo il trattamento. Il trattamento è di tipo FISICO (vedi la domanda precedente).

Il dispositivo ExtraH2O elimina il calcare presente nell’acqua?

Quando l’acqua viene riscaldata, i sali minerali che la compongono si cristallizzano formando le incrostazioni di calcare, dannose per gli impianti.
Il trattamento dell’acqua con ExtraH2O non elimina i sali minerali presenti nell’acqua da trattare (indispensabili per avere un’acqua potabile) ma non permette che questi si aggreghino tra loro creando le incrostazioni di calcaree che formano.

Come avviene questo processo di trattamento con il dispositivo ExtraH2O? Come funziona?

L’acqua, scorrendo attraverso il dispositivo ExtraH2O, viene colpita da scariche elettriche controllate che produce i seguenti effetti:

  1. I cristalli di aragonite che si formano durante il trattamento sono circa 1000 volte più piccoli di quelli che si formerebbero con acqua non trattata e dissolti nell’acqua. La ridotta dimensione dei cristalli di aragonite non lega con altri minerali e non si deposita quindi sulle pareti delle superfici interessate al passaggio dell’acqua, migliorando lo
    scambio termico.
  2. L’acqua trattata assume uno stato energetico con caratteristiche autosanificanti con conseguente abbattimento della carica batterica nella misura di oltre il 99%.
Funziona anche per ristoranti e albeghi?

Ristoranti e alberghi trovano la soluzione ideale in ExtraH2O acqua integrale®. La nostra linea di prodotti comprende anche spillatrici per l’acqua, senza la parte filtrante osmotica, che permettono di erogare acqua con il solo filtraggio molecolare fino a particolato da 20 microns. L’acqua potrà quindi contenere tutti i sali minerali e le proprie eccezionali qualità organolettiche anche senza le inutili manutenzioni periodiche programmate e costose. Dato che il lavaggio delle stoviglie viene effettuato a temperature molto alte si consiglia di non interrompere l’inserimento del sale nelle apparecchiature utilizzate. Gli alberghi possono utilizzare i composti modulari come per i condominii.

ExtraH2O si può integrare in una palazzina con più unità abitative o in un condominio?

Il sistema per il trattamento di tutta l’acqua ad uso domestico ExtraH2O acqua integrale® è stato progettato e brevettato per essere composto modularmente, mediante l’utilizzo di collettori appositamente realizzati (anch’essi componibili) anche per condominii che comprendono moltissime unità abitative.

ExtraH2O mantiene i sali minerali naturali dell’acqua?

Il cloro è un gas, l’unico insostituibile presidio contro microbi e batteri, indispensabile per la sanificazione dell’acqua. Però, come ci dicevano, da bambini, per la “medicina” ha un odore ed un sapore sgradevole. Tutti i sistemi filtranti in commercio, per toglierlo, sono costretti a eliminare, con lui, anche tutti gli altri sali minerali, indispensabili per la nostra salute, privando della sua funzione protettiva anche tutta la tubazione ed il rubinetto a valle. Solo ExtraH2O acqua integrale, dal funzionamento brevettato, è in grado di mantenere nell’acqua tutti i sali minerali, proteggendo dalla retrocontaminazione tutto il circuito.

ExtraH2O protegge dai residui organici e inorganici nell’acqua?

Nelle tubazioni, assieme all’acqua potabile, scorrono occasionalmente, in seguito a lavori idraulici, anche particolati organici e inorganici. Il brevetto che copre ExtraH2O, acqua integrale®, è dotato di un filtro che trattiene tutti questi particolati con dimensioni superiori a 20 microns, immerso in un campo elettrico pulsante, (pulsed electri cfield), ad altissima intensità. Il filtro è praticamente indistruttibile, realizzato in copolimero tritan®, e impedisce la marcescenza e la riproduzione dei particolati, che in tutti gli altri sistemi filtranti è, al contrario, favorita.

Perché l’acqua dal rubinetto ha il sapore di cloro?

Il cloro utilizzato nell’acqua potabile come elemento sanificante, può modificarne le proprietà organolettiche rendendone poco gradevole il sapore e viene spesso erroneamente rimosso dai filtri a osmosi inversa, esponendo l’acqua alla retrocontaminazione batterica, ExtraH20 Acqua Integrale invece, agendo a livello molecolare, fa evaporare il cloro pochi secondi dopo il prelievo dell’acqua dal rubinetto, migliorandone la qualità.

Sono titolare di un ristorante, in che modo posso utilizzare proficuamente il vostro dispositivo?

Ristoranti e alberghi trovano la soluzione ideale in ExtraH2O acqua integrale. La nostra linea di prodotti comprende anche spillatrici per l’acqua, senza la parte filtrante osmotica, che permettono di erogare acqua con il solo filtraggio molecolare fino a particolato da 20 microns. L’acqua potrà quindi contenere tutti i sali minerali e le proprie eccezionali qualità organolettiche anche senza le inutili manutenzioni periodiche programmate e costose. Dato che il lavaggio delle stoviglie viene effettuato a temperature molto alte si consiglia di non interrompere l’inserimento del sale nelle apparecchiature utilizzate. Gli alberghi possono utilizzare i composti modulari come per i condominii.

Coandă – Comportamento dei fluidi

L’effetto Coandă (IPA: [ˈko̯andə]) è la tendenza di un getto di fluido a seguire il contorno di una superficie vicina. Il fenomeno deve il suo nome al pioniere dell’aerodinamica rumeno Henri Coandă, il quale brevettò nel 1936 prima in Francia e poi negli Stati Uniti alcuni strumenti che sfruttavano la proprietà di deviare un getto.

Effetto Coanda

Pastorizzazione – Trattamento termico

Pastorizzazione (o pasteurizzazione) è un processo di risanamento termico applicato ad alcuni alimenti allo scopo di minimizzare i rischi per la salute dovuti a microrganismi patogeni sensibili al calore, quali batteri in forma vegetativa, funghi e lieviti, con un’alterazione minima delle caratteristiche chimiche, fisiche ed organolettiche dell’alimento.

Si differenzia quindi dalla sterilizzazione, ottenuta con temperature (e tempi di applicazioni delle stesse) notevolmente maggiori, che garantisce un marcato aumento dei tempi di conservazione al prezzo di un’alterazione spesso pesante dei contenuti nutritivi e delle caratteristiche organolettiche dell’alimento.

Si differenzia inoltre dalla termizzazione (più spesso usata solo per il latte e suoi derivati) soprattutto per la durata del trattamento.

Per saperne di più sul Ciclo di pastorizzazione